Natale a Savona: Apre Creative Zone…

NATALE A SAVONA TRA NUOVE INIZIATIVE, CONFERME, RINASCITE…

Quando la crisi economica era al suo apice, una coraggiosa ragazza (ed amica) apriva il suo personale negozio seguendo un proprio sogno: nasceva Higashi No Kaze, negozio specializzato sul tema Giappone, dove si organizzano incontri con disegnatori professionisti di manga (e non solo), con doppiatori dei più noti anime e, soprattutto, corsi per imparare la tanto “aliena” lingua giapponese.

Trovate, in merito, tutte le informazioni del caso sul sito specifico (higashinokaze.com) e sul blog dedicato.

La crisi non è ancora passata ed ecco un altro amico dar seguito ai propri sogni.

E’ sorto pochi giorni or sono a Savona il negozio (appartenente a nuova catena)

CREATIVE ZONE

gestito dall’amico Davide.

Il Locale si trova in via Untoria, caruggio caratteristico di Savona, a poca distanza dal centralissimo Corso Italia e dalla rinata darsena.

Il negozio offre tutto quanto l’amatore del modellismo navale ed aereo (ma non solo) possa desiderare: dai colori specifici, agli areografi, alle guide. E’ possibile nello stesso locale trovare il proprio adorato modello, ricevere le prime “dritte” ed indicazioni su come realizzarlo, nonché mettere mano direttamente all’esecuzione:

Ma Creative Zone offre anche un vastissimo assortimento, tra l’altro, di giochi da tavola, giochi di ruolo, giochi di carte:

Nè mancano le particolarità:

Al materiale di prima scelta, si lega indissolubilmente la competenza, la disponibilità e la simpatia del gestore, che ha già dato prova di saper ben consigliare nell’interesse prioritario del cliente. Quando si esce da Creative Zone si è sicuri di aver fatto un buon acquisto…sicurezza comprovata sempre dai fatti.

Nella formula già testata da iniziative della medesima “firma” si ha la possibilità di provare subito i prodotti: verranno organizzate partite apposite e tornei; chi entretà potrà direttamente così testare i giochi che aveva in mente, ma soprattutto avrà occasione di conoscerne di nuovi.

Segnalo al riguardo che presto saranno disponibili le miniature del notissimo wargame WarHammer.

Purtroppo, però a Savona, non ci sono solo buone notizie…

…ED ADDII.

Questo è infatti il primo Natale senza il Leggìo, libreria savonese specializzata in Fantasy.

Ed è “ricorrenza” ben triste, se solo si considera che in casa mia ci sono non meno di 300 libri fantasy, horror, thriller dei quali almeno il 98% è stata acquistato in quel negozio.

Sabato 30 maggio 2009 è stata la mia ultima volta al Leggìo.

La mia ultima volta. Perché il Leggìo ha definitivamente chiuso.

Alla fine, dopo coraggiosa e solitaria lotta, anche questo piccolo tesoretto savonese ha dovuto cedere le armi. Di per sè solo il fatto incupisce e rattrista gli animi dei tanti affamati lettori che negli anni hanno conosciuto le capacità e la preparazione della sua proprietaria;  ancor più  se si considera che la chiusura non è avvenuta a causa della crisi economica, ma per colpa grave ed inescusabile della miopia degli editori.

Come noto, da non poco tempo i libri vengono venduti ovunque, non solo dalla grande distribuzione specializzata (tipo Ubik: un distributore improvvisatosi libreria), ma anche nei grandi magazzini e persino alle Poste. Lo sprovveduto potrebbe pensare in un vantaggioso abbassamento dei prezzi per il grande pubblico; potrebbe pensare ad uno “sdoganamento” della cultura, finalmente alla portata di tutti.

E’ una insulsa idiozia dettata dalla disinformazione e dall’incapacità di guardare al di là del proprio naso.

I supermercati non nascono come librerie e chi vi lavora deve destreggiarsi tra frutta, verdura, capi di vestiario …e libri di ogni tipo dei quali non sa nulla, né mai si è curato di sapere. Può al massimo indicare allo sprovveduto, alla ricerca di un regalo, il titolo di maggior richiamo, il più pubblicizzato, ma ovviamente non saprà, né potrà indicare il libro di migliore qualità.

E’ anche fin troppo noto che il vendere molto non coincide con il saper scrivere; troppo spesso il nome e la pubblicità vincono sul valore intrinseco della cosa. Talché il libro di Cassano vende più di Hesse e Faletti pensa di essere bravo a scrivere.

Piange  il cuore a vedere narrativa e letteratura venir devastati da un consumismo cieco ed inetto.

E mentre i buoni prodotti rimangono invenduti (o quasi) l’editore sceglie la via dell’autodistruzione: abbassa il proprio margine di guadagno sul singolo libro, puntando tutto sulla grande distribuzione; il gioco ovviamente riesce sui libri che avrebbero comunque venduto; per nulla sui titoli sconosciuti che il venditore del supermercato ignora.

Le perle così non vanno ai porci: rimangono sugli scaffali.

L’inevitabile conclusione di simil modo di procedere è che l’editore porterà sempre più i libri di maggior richiamo ai supermercati e le perle alle librerie specializzate; sennonché, queste ultime, private della possibilità dell’incasso dei libri di grandi tirature, dovranno per forza di cose chiudere (come è avvenuto appunto per il Leggio). In un circuito folle di questo tipo ci sarà un sovradosaggio di libri da cestinare quasi regalati e tutti i restanti rimarranno invenduti. Con una sempre maggior ricaduta negativa sulla qualità del prodotto.

Lascio ai lettori ogni commento al riguardo e più non mi dilungo.

Per fortuna, però, accanto agli addii, a Savona si possono pronunciare anche dei calorosi “ben tornati”, “felicitazioni” e “complimenti vivissimi”.

[Natale 2009:  Albero di Natale in Piazza Sisto IV]

[nota:

– i negozi segnalati nel post NON hanno corrisposto alcuna cifra per la loro segnalazione; specifico al riguardo che il blog non ha fini commerciali e non dà disponibilità ad annunci commerciali; i negozianti citati sono amici di lunga data; le loro iniziative sono segnalate per positività ed apprezzamento personale.

– tutte le foto nel presente post sono dell’amministratore del blog]